Ristorante al Fiume Stella
Una squisita oasi baciata dal fiume
Quando il cuoco è intollerante al lattosio dimenticatevi la preoccupazione di studiare gli allergeni sul menù o di raccomandarvi 10 volte col personale perché non mettano nei vostri piatti latticini… Sì amici miei, Martino Vizzon contribuisce a rendere il Ristorante Al Fiume Stella un locale perfetto per noi intolleranti.
Ma non è tutto qui, perché lattosio o non lattosio, questo locale è tra i più noti e rinomati del Friuli.
Siamo a Precenicco (UD), sulle sponde del fiume Stella, appunto. Tanto che il locale è raggiungibile anche via navigazione grazie agli attracchi per barche da 30 metri a disposizione per i clienti del ristorante.
D’estate è il non plus ultra, con giardino allestito e tavoli romanticamente illuminati da lampade che fanno capolino in mezzo al verde. Ma anche d’inverno ha il suo perché.
L’entrata è molto semplice: un’insegna che ricorda molto lo stile marinaio e giochi di bottiglie a fare da contorno. In stile marinaresco anche il tavolo del sottoportico che ti accoglie come una vecchia barca e ti invita a goderti cibo e vino facendoti cullare dai segreti dell’acqua.
A proposito di vini e bottiglie, appena si entra è sfatato ogni dubbio: qua si beve di sicura qualità superiore! Decine di marche di vini in bella vista (ma non mancano nemmeno le birre) che chi lo ama non avrà che l’imbarazzo della scelta.
L’accoglienza è delle migliori, staff giovane e professionale, cuoco e proprietari sorridenti e disponibili alla chiacchierata, quel tanto che rende più amicale il posto, come anche e soprattutto pronti a coccolare i clienti perché tutto sia di loro gradimento e soddisfazione.
I tavoli sono apparecchiati elegantemente, ma la location è un bel mix di raffinatezza e semplicità e così si rende un locale adatto a un pranzo o cena informali, ma anche ad eventi speciali e matrimoni.
Ma torniamo al menù, che nonostante la certezza del cuoco, di per sé rarità per noi intolleranti, pur riporta tutti gli allergeni.
Fiore all’occhiello il pesce, che vi mostro in una versione di cruditè, vi assicuro freschissima e che compete con qualunque ristorante stellato.
Specialità da provare sono anche i crostacei, come i Granchi Reali Rossi. Arrivano direttamente dall’Alaska e si fanno notare per il loro sapore pieno e genuino.
Il menù di pesce varia ovviamente in base al pescato di stagione. A marzo ho provato, accanto alle note e classiche capesante, le più piccole, in dialetto dette “caparozzoli”, e vi consiglio di provare anche i canestrelli e le cappelunghe.
I primi sono saporitissimi… quando il pesce è fresco non servono iper condimenti a coprire il sapore, e qui i piatti sono semplici e saporiti, dunque anche leggeri e dal profumo fresco ed invitante.
Un esempio? Ravioli al tartufo d’alba con scampi e astice atlantico. Che altro dire… ?
Volete deliziarvi in tutti sensi? Olfatto, tatto e palato? E allora ordinate l’Alzata di pesce: ostriche, astice, scampi e scampetti, gamberoni, cozze, garusi e non ricordo cos’altro. So solo che è indimenticabile.
Se amate il pesce e siete di passaggio in zona non potete non fermarvi ad assaggiare la cucina di Martino; ma se anche non mangiate pesce, il menù saprà proporvi valide alternative di carne e verdure.
Se poi siete appassionati di serate a tema di stagione, qua vengono proposte serate di novello e castagne, oppure quelle stile Ocktoberfest, oancora la festa della zucca e così via.
Ah già, infine ma non da ultimo, c’è anche la Casa Stella, dove si può alloggiare, fronte ristorante e fronte fiume, in camere dai nomi suggestivi: Thai, Fusion, Indo, Margo, Orchidea e Rocco; ognuna a tema, la Thai per chi vuole viaggiare con la fantasia in atmosfera orientale, la Fusion, con vasca idromassaggio ai piedi del letto e dai colori del tramonto, Orchidea per una coccola in lilla…
Vi consiglio di svegliarvi presto e godervi l’alba cullati dal rumore e dai profumi del fiume.
Francesca Orlando