Agriturismo biologico Piccapane
Là dove è vietato calpestare i sogni
Non appena entri ti imbatti in un cartello di legno appeso ai rami di un ulivo: E’ VIETATO CALPESTARE I SOGNI. E di sogni, serena energia e poesia poi ti ci trovi il cuore pieno. Siamo all’ Agriturismo Biologico Piccapane, a Cutrofiano, in provincia di Lecce. Un luogo incantevole, in tutti i sensi, frutto proprio di un sogno, quello di Giuseppe Pellegrini che un bel giorno decise di lasciare Milano e il suo lavoro per tornare nelle terre salentine di famiglia col desiderio di aprire un’azienda agricola.
Oggi Piccapane non è soltanto un’azienda agricola, ma anche un agriturismo con una bio osteria e persino un laboratorio didattico per bambini. E allora è vero, ai sogni bisogna sempre credere!
Immerso nella natura, questo è un luogo adatto a chi cerca una vacanza rilassante ed ama la filosofia dell’ecocompatibile ed ecosostenibile. Si cucina e si mangia solo ciò che viene prodotto: verdura dell’orto, olive ed olio degli ulivi che circondano l’agriturismo, la frutta di stagione degli alberi curati con amore, pasta fatta a mano trafilata al bronzo, legumi… il tutto insaporito con le erbe colte nel “giardino delle aromatiche”.
Tutto l’arredo, dall’osteria alle camere per gli ospiti, è in legno di fattura artigianale, un legno che emana il profumo di calore e di vita, l’elisir della creazione. E qua, dove biologico è la parola d’ordine, mangerete solo pasti vegani, completi ed equilibrati. E così nemmeno noi intolleranti dovremo preoccuparci di studiare con attenzione gli ingredienti dei piatti perché di latte e burro non troveremo traccia.
Ma non dimentichiamo che siamo in Salento e allora è vero che di bio osteria vegana si parla, ma il vegano va a braccetto con la cucina tipica e le antiche tradizioni di questa terra.
Basta dare un’occhiata al menù per capirlo, perché accanto alle falafel (polpette di legumi speziate e fritte, tipiche del Medioriente) e al finto formaggio alle mandorle e anacardi, vegano qua significa gustare l’assolutamente locale patè di mugnuli (cuori di una specie di cavoli, forse antenati dei broccoli verdi), o quello di basilico, spinaci e fagiolini (tutti assolutamente dell’orto di “casa”), trovarsi in tavola il classico salentino cicorie e pomodori accanto agli spunzali (piccole cipolle) e alla pasta al farro. Il cavolo delle terre pugliesi viene sì trasformato in cips, ma il condimento è una salsa di anacardi e lo sformatino vegano è una crema di lupini.
Ecco allora come si può definire il cibo di Piccapane: piatti tradizionali innovati alla vegana!
Olio, paccheri, taralli e friselle; fagioli, lupini e marmellata di gelsi o cotogne: gli ospiti dell’osteria o dell’agriturismo possono acquistare i prodotti Piccapane, che ancora parlano semplicemente di Salento.
Se dopo il gustosissimo pasto gli adulti possono fare un giro tra gli ulivi e gli orti, o ammirare verdura e frutta messa ad essiccare al sole su cannizze e incannate, proprio come si faceva una volta, questo luogo è un sogno anche per i bambini, perché la signora Luciana ha creato un mondo magico, tra casette per fate e folletti, spazi gioco immersi nel verde, pupazzetti e coniglietti fatti con tronchi e legno sulle finestre e ai piedi degli alberi, e letture di fiabe ad alta voce.
Ma il vero laboratorio didattico per i piccoli è piantare, seminare e raccogliere nell’orto sinergico assieme a Luciana.
Orto sinergico? Sì: un orto speciale, esatto contrario della monocoltura, dove si forma un bancale, si predispone l’impianto di irrigazione, si ricopre con paglia o foglie secche (che servono a non far evaporare l’acqua oltre a fungere da concime naturale) e poi si piantano o seminano piante diverse, con un certo ordine ed ognuna con la sua funzione: nella parte superiore le leguminose, nella parte esterna aglio, cipolle o fiori. E a seconda della stagione troveremo le fave, oppure i fagiolini e i pomodori…
Il risultato? Le verdure di questo speciale orto avranno un gusto squisito, un altro sapore… proprio quello che trovate in tavola da Piccapane!
Francesca Orlando